BUSTO ARSIZIO | 25 maggio 2022, 15:01
Busto, i ragazzi delle De Amicis ricordano le vittime di mafia con uno spettacolo teatrale
Una rappresentazione, curata dalla professoressa Daniela Calloni con gli studenti di 2C, per ricordare non solo Falcone e Borsellino, ma anche le vittime meno conosciute e tutti gli agenti delle scorte che hanno perso la vita
I ragazzi della 2C delle De Amicis di Busto, in occasione del trentesimo anniversario dalla strage di Capaci, hanno messo in scena a Sant’Anna un’opera teatrale dal titolo “Camminando con Peppino in tempo di Covid sulle orme della legalità”.
La rappresentazione è nata da un incontro dello scorso anno scorso con Francesca Bommarito, sorella di Giuseppe Bommarito, conosciuto proprio come Peppino, carabiniere morto in un attentato organizzato da Cosa Nostra.
Da qui i ragazzi, insieme alla professoressa Daniela Calloni, hanno iniziato a interessarsi delle molteplici vittime delle associazioni mafiose e, lavorando per un anno e mezzo, lunedì 23 maggio hanno dato voce alla maggior parte di loro.
La professoressa Calloni ha spiegato cosa c’entri il Covid, cui si fa riferimento nel titolo, con la mafia: «Tra un personaggio storico e l’altro, in scena erano presenti due gruppi di ragazzi con due pensieri opposti: uno pensava che fosse giusto avere delle regole da rispettare, l’altro che ci sarebbe dovuta essere libertà a 360 gradi. Verso la fine dell’opera, uno dei ragazzi domandava cosa c’entrasse la mafia e a questo punto entrava in scena un ragazzo nei panni di Maurizio Vallone, comandante della DIA, il quale spiegava come la mafia fosse presente nella gestione delle mascherine».
La rappresentazione ha voluto ricordare che i gravi episodi del passato non sono poi così lontani da noi.
da www.informazioneonline.it