18 aprile 2016, ALCAMO (TP)
Si sono tenuti nei giorni scorsi presso l’ ITET “G. Caruso” di Alcamo una serie di incontri organizzati dall’associazione “Giuseppe Bonnarito contro le mafie” Onlus, associazione che nasce per far conoscere e perpetuare il ricordo di Giuseppe Bommarito, l’ appuntato dei Carabinieri ucciso dalla mafia nella strage di via Scobar a Palermo il 13 giugno 1983 con il Capitano Mario D’Aleo e il Carabiniere Pietro Morici.
L’associazione si occupa di progetti e gestisce attività formative che hanno come tema la lotta a tutte le mafie e il rispetto della legalità, per valorizzare la memoria storica di Coloro che hanno operato contro le mafie. L’obiettivo è quello di formare atteggiamenti e comportamenti di non violenza e rispetto delle diversità.
Tra le scuole che hanno aderito al progetto anche quest’anno vi è l’ Istituto Tecnico Statale ITET “G. Caruso” in cui si sono tenuti nei giorni scorsi alcuni incontri tematici nell’ambito del progetto “Giuseppe Uno di Noi”.
L’Associazione quest’anno ha proposto una riflessione dedicata a “Bullismo e Cyber bullismo” per il tema “Giuseppe Uno di Noi – Modello di Vita”.
Presso l’Istituto nei giorni scorsi gli alunni di alcune classi ed i loro insegnanti hanno partecipato a due incontri su “Bullismo e Cyber bullismo” nell’ambito delle attività del progetto promosso dall’associazione.
Un primo incontro ha visto l’intervento del Capitano Savino Capodivento, Comandante della Compagnia del Carabinieri di Alcamo, che ha introdotto il tema della legalità e ha presentato inoltre un video che mostrava alcune delle attività operative dell’Arma dei Carabinieri, all’incontro ha partecipato anche Salvatore Bommarito figlio dell’appuntato Giuseppe che ha ricordato la figura del padre.
Un approfondimento sul tema del “bullismo e cyber bullismo” è stato condotto dal Logo Tenente Salvatore Lo Faro, Comandante della Stazione Carabinieri di Alcamo.
Un successivo incontro è stato condotto dalla Dott.ssa Francesca Bommarito, Psichiatra e Psicoterapeuta, sorella dell’appuntato Giuseppe che ha presentato un caso clinico sul “bullismo”.
Gli alunni coinvolti hanno mostrato un vivo interesse per gli argomenti trattati, intervenendo attivamente ai dibattiti che hanno concluso entrambi gli incontri.
da www.alqamah.it