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PER L’ OMICIDIO DI D’ ALEO ASSOLTI I BOSS DELLA CUPOLA

PALERMO Resta senza colpevoli un altro grave delitto di mafia: il giudice istruttore Leonardo Guarnotta ha prosciolto 17 presunti esponenti della Cupola e delle cosche vincenti, accusati di aver organizzato l’ uccisione, il 13 giugno 1983, del capitano dei carabinieri Mario D’ Aleo. Nell’ agguato, in via Scobar, furono assassinati anche i due uomini della scorta, Pietro Morici e Giuseppe Bommarito. Su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Pignatone, il giudice Guarnotta ha prosciolto per non aver commesso il fatto Michele Greco il papa e il fratello Salvatore il senatore, Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Ignazio Motisi, Leonardo Greco, Giusto Picone, Rosario Riccobono, Filippo Marchese, Pietro Vernengo, Pino Greco Scarpuzzedda, Salvatore Scaglione, Francesco Madonia, Antonio Nenè Geraci e Giovanni Scaduto. Un altro imputato, Emanuele Brusca, è morto ed uno dei presunti esecutori materiali dell’ agguato, Mario Prestifilippo, è stato ucciso nel settembre 1987. Riccobono, Pino Greco e Scaglione sono scomparsi da tempo e si ritiene che siano rimasti vittime della lupara bianca. D’ Aleo comandava la compagnia dei carabinieri di Monreale.

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