La mafia nel piatto – 2015

Memora e Impegno

Ricordare Giuseppe, chi era , come giocava, quali cibi la mafia nel piattomangiava rappresenta un modo per riflettere sul fatto che la mafia non uccide carabinieri, poliziotti, magistrati ,giornalisti, ma uomini e donne che sono stati bambini come loro e come quei figli che accarezzano con le mani lorde del sangue di innocenti, colpevoli solo di aver contrastato la loro avidità di potere e ricchezza a scapito della collettività.
E’ nostro dovere ricordare le numerose Vittime di Mafia, alimentare la memoria e trasformarla in lievito di impegno quotidiano contro ogni forma di illegalità.

14 Giugno 2015

L”’Associazione Giuseppe Bommarito contro le mafie” ha proposto il tema “La mafia nel piatto” per sottolineare come la criminalità organizzata abbia ormai infiltrato il nostro vivere quotidiano in ogni suo ambito, avvelenando, adulterando, sofisticando uno dei nostri beni primari: il cibo.
Hanno aderito al progetto l’Istituto Comprensivo “R. F. Evola” di Balestrate, Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “P. Mattarella e D. Dolci” – Istituto Tecnico per il Turismo – di Castellammare del Golfo, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “D. Dolci” – Istituto Tecnico per la Ristorazione – di Partinico, i NAS e Libera Terra.

La giornata si è svolta con il seguente programma:

Ore 17.00 – Balestrate – Piazza “ Rettore F. Evola”. Presentazione del Progetto: “ LA MAFIA NEL PIATTO”.

Ore 17.15 – I Bambini della Scuola dell’Infanzia “S. Aldisio” di Balestrate, coordinati dalle insegnanti Caterina Valenti e Maria Orlando, hanno aperto, inneggiando alla buona alimentazione, con la canzone “Viva la Pappa”; sono seguiti gli alunni delle classi 2° A/B/C e 4^°A/B della Scuola Primaria “A. Moro e P.pe di Napoli” di Balestrate, coordinati dagli insegnanti Paola Rinaldi, Tonino Palazzolo, Eleonora Bologna, Caterina Badaglialacqua e Caterina Messineo, che hanno privilegiato dei percorsi formativi sull’alimentazione partendo dal momento della ricreazione in classe per riflettere sull’importanza del cibo, sulle caratteristiche degli alimenti, sugli alimenti “buoni” e “cattivi”, sulle abitudini corrette e scorrette e sull’igiene alimentare. Gli alunni hanno ricostruito le abitudini alimentari di ieri e di oggi, hanno valorizzato la genuinità e la semplicità dei cibi dei nostri nonni, della dieta mediterranea e hanno compreso “quanto era genuino il cibo quando Giuseppe era bambino”. Gli alunni della Scuola Primaria di Balestrate hanno approfondito la conoscenza dei prodotti tipici della nostra terra: grano, oliva, uva e la loro trasformazione in cibi, perché parlando di questi prodotti si comprendono la nostra identità e le nostre tradizioni. L’ultima parte è stata dedicata ad una riflessione linguistica a tema: modi di dire, proverbi, poesie, canti e filastrocche sugli alimenti. I cartelloni illustrativi sono stati la sintesi del percorso formativo sviluppato durante l’anno scolastico.

Ore 18.00 – Gli studenti dell’Istituto “Mattarella-Dolci” di Castellammare, coordinati dal Prof. Sebastiano Cruciata, hanno illustrato il lavoro sul tema delle “Infiltrazioni mafiose nell’agroalimentare”, “il cibo ieri ed oggi” e le sofisticazioni di alcuni prodotti.

Ore 18.30 – Gli Studenti dell’Istituto Tecnico della ristorazione “Danilo Dolci” di Partinico, con gli Insegnanti Susanna Salvia e Lorenzo Tarantino e alcune Famiglie, hanno presentato alcuni piatti della tradizione Balestratese in collaborazione di alcune famiglie di Balestrate.

E’ seguito l’intervento dei NAS che hanno illustrato il loro impegno nel contrasto a questa attività criminale nel nostro territorio.

La rappresentante di Libera Terra ha parlato delle coltivazioni delle terre confiscate alla Mafia che ci danno la speranza che “cambiare si può”.
La manifestazione si è conclusa con brevi interventi delle autorità presenti.

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